"A Milano ci sono due squadre: l'Inter e la primavera dell'Inter."
Avvocato Peppino Prisco
Avvocato Peppino Prisco
Saremo pure banali, ma con l'approssimarsi di Inter-Sampdoria è proibito non rivangare una di quelle rimonte che si possono etichettare come magiche. La visione degli highlights commentati da Scarpini imprime una svolta positiva alla giornata di qualsiasi interista. In un freddo gennaio di 12 anni fa, Roberto Mancini deve fare i conti con il suo passato. Una piacevole Inter non riesce a trovare il vantaggio a causa di Antonioli in stato di grazia, che si distende ottimamente su Cambiasso (all'epoca afflitto solo lievemente dalla calvizie) e Vieri. Al contrario, alla prima palla-gol, sul finire della prima frazione, i blucerchiati passano: cross di Aimo Stefano Diana e Tonetto di sinistra incrocia alla perfezione, palo interno-gol. Nel secondo tempo l'Inter, impoverita da una prestazione incolore di Adriano, non si rende troppo pericolosa e presta il fianco ai contropiedi liguri. Uno di questi, targato Flachi-Diana-Kutuzov, si conclude con la rete del bielorusso all'83'. Il doppio svantaggio pare una montagna insormontabile, eppure i nerazzurri vengono feriti nell'orgoglio in maniera evidente. L'appena entrato Recoba ci prova con il sinistro da fuori mentre i tifosi stanno già abbandonando San Siro. La sfera si stampa sul palo. Amen, questo è un segno tangibile della sfortuna caratterizzante questo incontro. Niente affatto, a due minuti dal termine Oba-Oba Martins si inventa un gol fantastico. Finta per evitare il difensore ed esterno sinistro sul secondo palo. Entrati nel recupero, il galvanizzato nigeriano deve adoperare una mezza rovesciata per evitare che il pallone finisca sul fondo. Diventa un gran assist per Bobo Vieri, che lo spinge in porta decretando un insperato pareggio. Novellino è una furia, i doriani sono in bambola ma il triplice fischio è vicino. Non è dello stesso avviso El Chino Recoba, che dimostra di essere in una di quelle giornate da Re Mida, facendo sembrare quasi un delitto l'esclusione dagli undici titolari. Il suo sinistro magico viene stuzzicato dal morbido appoggio di Dejan Stankovic. L'uruguagio calcia di collo-esterno e manda in tripudio i tifosi ancora presenti. Qualcosa di inimmaginabile si respira al Meazza. E' solo il 92': in quattro minuti si è passati dal baratro dello 0-2 al 3-2 che significa quarto posto e 29° risultato utile consecutivo. Mi fermo qua, qualsiasi commento non rende appieno l'idea di cosa sia successo quel pomeriggio. A Sampierdarena, loro malgrado, concordano. A voi, F.B, IL TABELLINO INTER-SAMPDORIA 3-2 INTER (4-3-1-2): Toldo; J.Zanetti, Cordoba, Materazzi, Favalli; C.Zanetti (19'st Martins), Cambiasso, Stankovic; Emre (38'st Karagounis); Vieri, Adriano (32'st Recoba). In panchina: Fontana, Burdisso, Coco, Ze Maria. Allenatore: Mancini SAMPDORIA (4-4-2): Antonioli; C.Zenoni, Castellini, Falcone (13'st Pavan), Diana, Volpi, Palombo, Tonetto, Flachi , Rossini (28'st Kutuzov). In panchina: Turci, Carrozzieri, Pagano, Donadel, Edusei. Allenatore: Novellino. ARBITRO: Bertini di Arezzo 7. RETI: 43'pt Tonetto, 38'st Kutuzov, 43'st Martins, 46'st Vieri, 47'st Recoba. NOTE: giornata grigia, terreno in mediocri condizioni, spettatori 52.000, fra cui oltre 5.000 tifosi doriani. Angoli: 13-2 per l'Inter. Ammoniti: Cordoba, Rossini, Volpi. Recupero: 1'; 5'. |
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Aprile 2018
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